Presunto Allarme USA: la solita bufala berlusconiana

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Allarme rosso per i cittadini Usa in Italia: attenzione alle manifestazioni e ai cortei, sembrano pacifici ma in realtà sono violenti. Uno strano allarme, lanciato dal Dipartimento di Stato americano nei giorni in cui, tanto per fare un esempio, esplode, senza provocare preoccupazione a Washington, la protesta dei giovani di Parigi contro il precariato. Uno strano allarme, che descrive il Bel Paese quasi fosse una democrazia vacillante sotto i colpi dei moti di piazza. E proprio per questo, forse, è un allarme che piace al governo di Roma (tanto che proprio Berlusconi pochi giorni fa aveva parlato di «emergenza democratica» e «squadrismo di sinistra»). Avvisi pubblici del genere, da parte del Dipartimento di Stato, sono frequenti, in caso di vertici o di riunioni internazionali che possono innescare proteste o là dove la situazione socio-politica è molto tesa o i sentimenti anti-americani sono forti. Ma qui si fa riferimento agli scontri dell'11 marzo a Milano, una manifestazione spontanea «divenuta violenta, con vetrine infrante, strade bloccate, 15 agenti di polizia feriti e 40/45 individui arrestati». Attenzione, allora: nei prossimi giorni «dimostrazioni sono programmate in diverse parti d'Italia». Quindi «ai cittadini americani si ricorda di essere vigili, di fare quanto necessario per migliorare la sicurezza e d'essere prudenti nei luoghi pubblici e sui trasporti pubblici. Qualsiasi attività sospetta in Italia dovrà essere riferita immediatamente alla polizia o all'Ambasciata degli Usa a Roma». In realtà sul sito dell'Ambasciata Usa in Italia, nella rubrica Frequently Asked Questions (Faq) la questione dell'allerta italiano risulta decisamente ridimensionata. Alla domanda «c'è una minaccia specifica che ha indotto alla diffusione di questo annuncio pubblico?» gli esperti statunitensi rispondono: «No. L'annuncio pubblico vuole mettere in guardia gli americani che viaggiano sul fatto che l'Italia continua ad essere in un accresciuto stato di allerta a causa delle note minacce di estremisti per la sua partecipazione in Iraq e in Afghanistan e che le autorità italiane hanno dichiarato che il periodo precedente alle prossime elezioni costituisce una ragione di preoccupazione» (ndr. il corsivo è nostro).

L’articolo continua sull’Unità.

Tutto quello che stiamo vedendo in questi giorni invita, IMHO, a riflettere: perché la CDL sta tentanto in tutti i modi di far nascere questo “alone di terrore”? La risposta é semplice ma… non banale. Vuole vincere le elezioni. Vuole creare destabilizzazione. Vuole convincere gli indecisi che il Centro Sinistra portera il male, la violenza, il soppruso.

Questo a parer mio non fa altro che confermare che tutta la CDL sa che le elezioni le perderà, e per questo sta facendo mosse che vanno ben oltre l’inciviltà e l’incuria delle “verità prima di tutto”. Basta osservare i dibattiti: il Portatore-Nano-di-Democrazia dice: «Prodi ha detto che alzerà le tasse!» il Mortadella ovviamente risponde: «Non é vero, non solo non l’ho detto ma non é quanto dice il programma dell’Unione». Il punto non é capire se realmente l’Unione alzerà le tasse (per farci diventare ancora più poveri?) ma capire che la CDL NON HA NULLA DA DIRE, A PARTE RICOPRIRE DI INSULTI E MERDA il Centro Sinistra!

Tutto ciò é stato chirissimo nel primo scontro TV, ed é stato ribadito ormai più e più volte durante questa SCHIFOSISSIMA CAMPAGNA ELETTORALE (la peggiore che la mia breve, brevissima memoria ricordi).