The first Lady of Scat and the King of Saxophone
Much time ago, I have brought a Arrigo Polillo’s book, “Jazz”, considered the Bible of jazz music (Arrigo Polillo, Jazz, Oscar Mondadori, Milano 1997)!
“La migliore storia del jazz in italiano, metodologicamente non aggiornata, ma insuperabile per capacità divulgativa e qualità di scrittura!”
Non ho ancora finito il libro (anche perchè è composto da circa 1000 pagine), ma non potevo perdermi la biografia di due degli artisti che, secondo me, hanno segnato la storia della musica afroamericana del secolo scorso:
ELLA FITZGERALD E JOHN COLTRANE
La signora dello scat e il re del saxofono tenore e soprano, vantano una carriera tra le più luminose… Ella, ricordata per le sue strepitosi doti canore, possedeva un’ estensione vocale superiore a quella di qualsiasi altra cantante; insieme a Sarah Vaughan ha prosegiuto nello scrivere le più belle pagine di questo genere musicale, proprio dove le avevano interrotte Bessie Smith e Billie Holiday (la prima Lady D), negli anni venti e trenta del Novecento. Duetti con i più famosi musicisti quali Louis Armtrong, Duke Ellington e Dizzy Gillespie, hanno reso la sua voce inconfondibile perfino in Giappone.
Con estremo dispiacere ha dovuto trascorrere gli ultimi anni della sua vita senza poter vedere la folla che l’acclamava per gravi problemi alla vista. Vi suggerisco comunque di ascoltarla in questo filmato.
L’unica pecca che posso attribuirle è di non aver mai lavorato con John, forse pechè il rampollo dal sax fu scoperto quasi a trent’anni, quando entrò a far parte del gruppo di Miles Davis, e morto di cancro al fegato a 41 anni.
Definito il più tipico degli “angry young tenor”, Coltrane aveva uno stile particolare…le sue lunghe frasi erano suonate così velocemente che le note sembravano fondersi tra loro in una specie di continuo glissando, come lastre di suono! Se non mi credete ascoltate con le vostre orecchie una sua esibizione con Davis!
Era sempre alla ricerca di melodie innovative…“Ci sono sempre dei suoni nuovi da immaginare, nuovi sentimenti da sperimentare, e c’è sempre la necessità di purificare questi suoni per arrivare allo stato puro ciò che abbiamo scoperto, in modo da vedere chi siamo. Solo così riusciamo a dare a chi ci ascolta l’essenza, il meglio di ciò che siamo”.
Entrambi hanno solcato le strade di Harlem, quartiere di Manatthan; meta ambita per tutti i musicisti che si accostarono a questo genere era soprattutto l’ Harlem Opera House.
Ogni genere musicale ha i suoi degni rappresentanti… non voglio inculcarvi le mie preferenze, solo avvicinarvi ad una musica spesso non considerata dai giovani del villaggio globale!
Lelly