Una legge mai applicata... dal 1957

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Berluscopoli Ovviamente, sapevo già di questa “legge 361 del 1957” ma leggere i commenti di Travaglio fa bene alla mente e allo spirito (anche se so benissimo non cambia di certo le cose).

L’Italia è attanagliata nel più grande conflitto di interessi mai visto in Europa, e… i nostri eletti passano le giornate a dire che «non sarà una legge punitiva contro Berlusconi». Lo sconforto e la delusione ormai non hanno più confini.

A chi mi dice “hai visto? che cosa pensavi che cambiasse col Mortadella?” ricordo che non mi aspettavo certo cambiamenti, figuriamoci; sono sempre e comunque i soldi a guidare questo paese, mica la politica vera (che, in 24 anni di vita, penso di aver intravisto si e no 2 volte).

Spero solo di essere in un altro paese tra 365 giorni, a ridere dello SQUALLORE ITALIANO. Non mi illudo di trovare “la terra promessa di biblica memoria”: mi accontenterei di un barlume di giustizia ogni tanto. Se solo unisco a quello che vedo del nostro stato i problemi personali legati alla TOTALE INEFFICIENZA del nostro Sistema Giudiziario, del Servizio Pubblico, dell’Assistenza Sociale… bhè… le lacrime vengon giù a fiotti.

Ma, basta tediarvi: vi lascio al mitico Travaglio.

Ricapitolando. La legge 361 del 1957, mai abrogata ma sempre calpestata da 12 anni, stabilisce che Silvio Berlusconi, in quanto concessionario pubblico di frequenze tv, non può essere eletto in Parlamento né andare al governo. O vende le sue tv, o torna a vita privata. Se torna a vita privata, non può comunque possedere tre reti sull'analogico terrestre, ma deve scendere a due. Lo stabilisce la sentenza 7.12.1994 della Corte costituzionale, che dichiara illegittima la legge Mammì e chiede di abrogarla perché viola l'art. 21 della Costituzione: «II legislatore è vincolato a impedire la formazione di posizioni dominanti nell'emittenza privata e favorire il pluralismo delle voci nel settore televisivo... L'esistenza di un'emittenza pubblica non vale a bilanciare la posizione dominante di un soggetto privato... Il legislatore... doveva contenere e gradualmente ridimensionare la concentrazione esistente e non già legittimarla stabilmente, non potendo esimersi dal considerare che la posizione dominante data dalla titolarità di 3 reti su 9 assegna un esorbitante vantaggio nella utilizzazione delle risorse e della raccolta della pubblicità». Il Parlamento ha tempo fino al 27.8.1996 per provvedere, dopo di che una rete Fininvest deve passare di mano o su satellite. ...