Una parola come un'altra
“Sono emotivamente coinvolto dalla libera circolazione della parola guerra, una volta maledetta dalla Costituzione italiana. Ormai è diventata una voce del bilancio italiano e una forma di esportazione del nostro prodotto all’estero. Ecco, vorrei che tornasse ad essere maledetta.”
Erri De Luca, da ClaudioBisio.it.
Lo é ormai. E’ stata accettata dal “pensiero comune” (maledetto) e ci siamo assuefatti alle notizie ormai quasi noiose e ripetitive. Ma cosa possiamo (dobbiamo?) farci noi se lì ce la guerra? Mica l’abbiamo voluta noi? Noi abbiamo appeso la nostra bella bandiera di Pace al balcone, abbiamo parlato (e qualche volta lo facciamo ancora) con amici e parenti di quanto é terribile e brutta ecc…
La nostra Costituzione continua ad urlare di essere stata violentata e bistrattata ma… nessuno se la fila. Quei pochi che la ascoltano, lo fanno senza nerbo ma alzando la mano. Uno dei pochi che poteva DAVVERO OPPORSI, non l’ha fatto perché “troppo anziano”, “troppo docile”, “poco incline allo scontro diretto”.
Ma come fa uno che si é opposto e ha combattuto contro Salò a non dir nulla del nostro Regime Mediatico?
Che bella Italia.