L'avvocato digitale
Giurdanella.it ci segnala qualcosa di realmente molto importante:
Si è conclusa con successo presso la Corte Arbitrale Europea e UnionCamere dell'Emilia Romagna la sperimentazione del sistema e-Dispute finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma comunitario eTEN. L'obbiettivo era quello di creare un sistema automatico on-line che consentisse la celere risoluzione delle controversie grazie all'intervento di un "robot-agent". Nel sistema e-Dispute,sviluppato dalla Tiga Technologies, le parti propongono la loro disputa on-line ad un robot-agent che, dopo avere fissato un incontro tra tutte le parti via chat o videoconferenza, e "digerito" tutte le informazioni fornitegli, propone alle parti una soluzione che tenga conto di tutti gli interessi in gioco. Il sistema, che offre un sistema rapido, economico ed, essendo l'arbitro un robot, anche imparziale per la soluzione delle controversie, necessita ora di un finanziamento di 1.5 / 2 milioni di euro per la creazione di una società che si occupi della sua promozione e commercializzazione.
La notizia ha, secondo me, dell’incredibile: un sistema informatico che si “mette al centro” di una disputa legale e la risolve. La prima cosa che mi é venuta da pensare? DOVE SONO I SORGENTI?
Ebbene, se andate al sito ufficiale della Tiga Tech che l’ha prodotto, vi renderete conto che… non ci sono! Ed io cittandino mi devo affidare ad un software fatto da una società commerciale che non ne rilascia TUTTI I MINIMI DETTAGLI DI PROGETTAZIONE E SVILUPPO. O, per lo meno, questo software deve essere COMPLETAMENTE APERTO all’istituzione che ne fa richiesta (il che cmq non mi basterebbe, ma sarebbe un passo importante).
Una notizia che fa meditare…