Tesla Roadster: quando si prende sul serio il motore elettrico
Qualcuno potrebbe cominciare dicendo che “produrre energia per questi motori sia comunque uno spreco”. Io posso però aggiungere che si tratta pure sempre di tecnologia in sviluppo e che un’auto capace di EMISSIONI ZERO é comunque da non sottovalutare mai.
Si chiama Tesla Roadster: é stata progettata, disegnata e prodotta in collaborazione con Lotus, quindi c’é da riflettere se una grande, grandissima marca dal cuore sportivo decide di investire in un veicolo “ready-for-market”.
velocità massima oltre 210 km/h, accelerazione da 0-100 km/h in circa 4 secondi, il motore elettrico sviluppa 185 KW (251 cv), con una linea rossa a 13.500 giri/minuto e una curva di coppia decisamente diversa da quelle a cui ci hanno abituato i motori a scoppio: la coppia massima di oltre 240 Nm è sviluppata a 0 giri/min e scende gradualmente fino a 95 Nm a 13.500 giri/min (vedere grafico nel seguito). Curiosità: la Tesla Roadster ha un cambio a due marce più retromarcia (in prima si arriva quasi a 115 km/h). L'autonomia di 400 chilometri è più che sufficiente per un uso da "pendolare di lungo raggio". Certo, per viaggi più lunghi il tempo di ricarica potrebbe diventare un problema: se le batterie sono completamente scariche, sono necessarie tre ore e mezza per una ricarica.
Altre foto ed info le trovate su Autoblog.
Ciò che per me risulta di FONDAMENTALE importanza, é il fatto che si cominci a pensare alla “produzione di serie” per queste macchine basate sull’elettrico. Stiamo pur sempre parlando di una sportiva che… potrebbe far mangiare la polvere a non poche sorelle succhia-petrolio. E non é affatto poco. Importante é che si prenda coscienza delle “possibilità” di un settore del genere: la scienza ha risolto tanti problemi, potrebbe risolvere quello delle lunghe ricariche.