In Italia il crimine paga e potrebbe farti eleggere
[...] A beautiful, romantic country of olive-dappled landscapes and cobblestoned piazzas famed for its food, fashion and bella figura, Italy is today a land awash in corruption, economic decay, political ennui, rampant impunity and a fast-declining standard of living. Inflation is among the highest in Western Europe, growth the lowest. Record numbers of people report feeling poorer than ever. [...]
Volevo andare a correre stamane, ma la pioggia mi ha fatto finire su questo articolo del Los Angeles Times sulle elezioni e le condizioni generali del [it:Bel Paese | Italia]. |
Vorrei tanto che il mio popolo aprise gli occhi. Che realizzasse in quanto lerciume navighiamo. Poi mi viene da pensare che una buona parte di questo popolo di “ciechi”, neanche sa dove si trova [en:Los Angeles]. Ragazzi, e’ dove e’ iniziato CSI Scena del Crimine, ricordate? E’ qui! E’ posto reale. Ci sono persone, vite, case, scuole, amori, dolori, morte. Come da noi. E leggete cosa pensano di noi!!!
[...] The conduct of business is a murky and frustrating experience -- unless you're the Mafia, now the largest business in Italy, accounting for 7% of gross domestic product, according to the Assn. of Italian Industrialists. The judiciary rarely functions: Cases can languish not for years but decades. Italian Parliament members are the highest-paid in Europe but, in the opinion of many people, the least effective, a self-perpetuating elite that seems hellbent on taking the country down with it. "With its byzantine and decadent style of politics, Italy is at a point of no return," says sociologist Luca Ricolfi, author of a scathing critique titled "The Art of Non-Government." Lack of accountability trumps civic duty every time. And don't expect national elections taking place today and Monday to change things. [...]
Ci classificano ormai come il paese con l’inflazione piu’ alta e il prodotto interno lordo piu’ basso: non parlano di culi, costantini, e l’ultimo colore della chioma del nano di Arcore. Parlano di numeri. Numeri che, tradotti nel linguaggio di noi comuni mortali, significa poverta’, significa basso potere d’acquisto… significa che i nostri Padri hanno vissuto in un paese MIGLIORE di quello riservato a noi. Ogni regola di progresso e’ capovolta: i figli soffrono di problemi di cui i padri non hanno sofferto.
Qualunque cosa voterete oggi (si, anche per quel frocio demagogo bugiardo e felino del nano), io credo che non cambiera’ ancora niente. Solo una rivoluzione civile potrebbe. Solo.
Continuate a leggere qui, se vi va. Ma, se non vi va, capisco. Non tanto perche’ “ci fa soffrire leggere quando si parla male del nostro paese” (non avrebbe poi senso seguire con tanta attenzione la De Filippi, i culi e le tette di Costanzo, i Grandi Fratelli, gli altri centinaia di Reality e tutti i Lucignoli che classificano il nostro paese come un covo di bimbi-rattusi-malcresciuti-mammoni-poveri-precari-leccaculi), ma perche’…
Ah, ma e' in inglese??? Allora appena posso...
Anche i Francesi sono meglio di noi in Inglese…