Ridicolmente Ridicolizzati dal Ridicolo
Ridicoli. Questo siamo. Un popolo di RIDICOLI che permettono ad un uomo RIDICOLO, Silvio Berlusconi, cancrena degli ultimi 20 e piu’ anni d’Italia, senza alcuna vergogna, remora, timore o paura, di fare il bello ed il cattivo tempo. E di RIDICOLIZZARE ogni Valore, Diritto, Legge, Organo Istituzionale. Il tutto abusando, anzi dire i violentando, stuprando, le parole. Parole come “Liberta’”, “Diritto”, “Stato”, “DEMOCRAZIA”.
E quindi si arriva a cose orribili e disgustose, come il gesto fatto in chiusura dei “lavori” del nuovo partito da lui fondato, PdL (Popolo delle Liberta’), con cui si e’ letteralmente mangiato tutta la destra italiana.
Dicevo, un gesto ridicolizzante. Il Nostro Inno Nazionale, l’Inno scritto da Goffredo Mameli, recita negli ultimi versi della versione “breve”:
Stringiamci a coorte, siam pronti alla morte. Siam pronti alla morte, l'Italia chiamò. Stringiamci a coorte, siam pronti alla morte. Siam pronti alla morte, l'Italia chiamò!
Ebbene, si e’ sentito in diritto di “gesticolare” durante l’Inno sottintendendo che “non siamo poi cosi’ pronti alla morte”, usando un gesto tipicamente italiano che potremmo tradurre con un “cosi’ cosi’”. Su Repubblica.it il video.
A scuola a me insegnavano che durante l’Inno era disonorevole gesticolare o sbeffegiare l’Inno: la postura doveva essere eretta e la mano sul cuore, cantando il tuo Inno con rispetto. E cosi’ penso vada fatto: in fondo, anche se penso che il mio paese sia davvero “alla frutta”, ancora mi sento attaccato ad esso.
Concludo segnalando un articolo ancora piu’ ridicolizzante scritto da Eic Arends, corrispondente per il Volkskrant a Roma. Il Volkskrant e’ il terzo giornale Olandese per volume di vendita’. Il titolo? “Berlusconi komt overal mee weg”, che tradotto significa “Berlusconi riesce sempre a cavarsela”.